Intervalli di tempo fra sedute osteopatiche
Anno formativo 2023 - 2024 - Progetto tesi dello studente Nicola Gallana
Relatrice: Dott.ssa Michela Persiani
Correlatore: D.O. Matteo Galvani
Introduzione:
L’osteopatia è la disciplina che sfrutta l’intervento manipolativo per rilanciare la capacità di adattamento locale e generale dell’organismo (nel contesto ambientale in cui il sistema corpo è inserito), promuovendo un principio di autoregolazione molto potente.
Attraverso la determinazione consapevole di un intervallo fra sedute consono, l’input dell’osteopata può collocarsi all’interno di un percorso terapeutico che prevede stimoli non troppo rarefatti e/o non eccessivamente sovrapposti fra loro. La finalità di questo progetto è quella di analizzare l’importanza delle numerose variabili coinvolte nel processo decisionale sotteso a tale argomento; di indagare ed interrogare la comunità osteopatica in merito alle dinamiche teoriche e pratiche, alle abitudini clini- che ed esperienziali, e alle rapide associazioni di pensiero coinvolte nell’individuazione degli inter- valli di trattamento tra sedute osteopatiche.
Materiali e metodi:
Tale indagine qualitativa descrittiva, rivolta agli osteopati italiani, è stata con- dotta mediante l’utilizzo di un questionario (realizzato con Google Moduli). Ogni professionista vi ha trovato all’interno nove sezioni: due atte a fornire e richiedere informazioni generali al soggetto compilatore (introduzione, consenso informato, trattamento dei dati personali e anni di esperienza); una terza volta a comprendere il grado di importanza percepito dall’operatore per ciascuna delle variabili proposte, più o meno coinvolte in clinica nel processo di scelta dell’intervallo di tempo fra sedute; sei sezioni finali riguardanti tematiche specifiche come il modello osteopatico associato al paziente, la tipologia e la durata temporale del suo dolore, la sua età, il sesso femminile e la tipologia di trattamento eseguito.
Risultati:
Tra il 15 gennaio 2024 e il 15 maggio 2024 hanno partecipato al questionario 1027 osteopati (il 76,9% dei quali dall’esperienza di 1-10 anni). Tra le variabili coinvolte nella scelta dell’intervallo di tempo fra sedute, quelle considerate più importanti ed influenti dagli operatori sono state: il “Motivo del consulto” (media = 3,4); lo “Stato di salute generale” (media = 3,4); lo “Stile di vita del paziente” (media = 3,3); la “Risposta del paziente al trattamento nella seduta e/o nei giorni seguenti” (media = 3,2); la “Tipologia di trattamento eseguito” (media = 3,1); le “Caratteristiche del tessuto connettivo evidenziate durante l’esame fisico” (media = 3,1); “Percezione del grado di autonomia del paziente e possibilità di risposta dell’intervento educativo” (media = 3,0). Gli intervalli di tempo più rappresentati nell’analisi delle singole variabili, invece, sono stati quelli di 7-9gg (moda in 22 su 32 variabili) e di 10-14gg (distanze fra sedute su cui si sono concentrate le maggiori percentuali di scelta).
Conclusioni:
Dall’analisi del tema “Intervalli di tempo fra sedute osteopatiche” emerge un’ampia variabilità di risposta ed un grado di soggettività elevato, aspetti che danno largo credito, nello sviluppo della pratica clinica, ai fattori operatore-dipendenti. Nonostante ciò, il progetto ha evidenziato delle tendenze, delle linee di scelta comuni che possono sia essere utilizzate come riferimento clinico “di massima”, sia porre le basi per l’avanzamento della ricerca nello studio degli effetti del tratta- mento manipolativo, della loro durata nel tempo e del dosaggio da applicare.