Attività sportiva e Scoliosi: Sfatiamo alcuni miti!
Il nuoto non è una terapia per la Scoliosi e il Tennis non è un rischio!
(a supporto dei genitori, con l’aiuto della letteratura)
A cura di: Fabio Casacci – Medico specializzato in medicina fisica e riabilitativa, Osteopata D.O.
Durante la prima visita di qualsiasi specialista (in genere ortopedico o fisiatra) che visita pazienti affetti da Scoliosi viene regolarmente posta una domanda, quasi sempre da parte dei genitori: “quale sport deve praticare mio/mia figlio/a?”
La risposta a tale domanda in passato era una sola, data senza troppi pensieri né evidenze scientifiche da (quasi) tutti gli specialisti: “il Nuoto! È uno sport completo e sviluppa la muscolatura della schiena”.
Ancora oggi alcuni specialisti consigliano tale pratica sportiva come se fosse identica ad una corretta fisioterapia per le deformità della colonna (vedi RPG o SEAS) e per questo motivo capita ancora molto più spesso di quello che ci potremmo aspettare che diversi genitori ci riferiscano orgogliosi che: “ho iscritto mio figlio a nuoto! Vedrai che bella schiena!”
Fortunatamente per i nostri pazienti affetti o meno da Scoliosi è venuta in aiuto la letteratura scientifica che ha dimostrato negli anni, tramite diversi studi, che il nuoto non è una terapia, anzi.
Già a partire dal 1986 vi erano alcune teorie che portavano a questa conclusione: “la natura ad alta ripetitività del nuoto agonistico causa disequilibrio sulla muscolatura dell’atleta adolescente” (Becker et al 1986). Quella di Becker è rimasta un’opinione non molto ascoltata fino ad un discusso e famoso articolo del 2014 (Zaina et al.) in cui si evidenziava come “il nuoto sia associato ad un aumentato rischio di asimmetrie del tronco e ipercifosi; dimostrando inoltre un aumento del dolore lombare nel sesso femminile”. Il così completo nuoto, quindi, sembrerebbe peggiorare l’asimmetria (tipica della scoliosi) piuttosto che migliorarla. È quindi addirittura da sconsigliare? Uno studio clinico, per quanto accurato e preciso, non rappresenta mai la completa realtà e verità della situazione in oggetto, ad esempio: lo studio in questione ha preso in considerazione soprattutto atleti agonisti in comparazione con soggetti della stessa età non-nuotatori e la scoliosi è stata misurata tramite esame clinico e non tramite radiografia.
Risulta molto difficile sfatare un mito presente da diverse decadi e ripetuto da specialisti e genitori ma la conclusione a cui si vuole arrivare è che il nuoto non rappresenta una terapia per la Scoliosi bensì solo un’attività sportiva come le altre.
La domanda iniziale posta dal genitore però rimane ancora irrisolta: “quale sport deve praticare mio/mia figlio/a?”
Recentemente è stato pubblicato uno studio croato (Glavas et al 2023) composto da una popolazione molto vasta (18.216 ragazzi di 11, 12 e 14 anni) nella quale è stato utilizzando il test di Adams (Forward Bending Test o FBT) per rilevare una sospetta Scoliosi. Questo studio ha evidenziato che i soggetti che praticavano Calcio, Pallamano e Arti Marziali avevano una prevalenza minore di Scoliosi, mentre al contrario veniva osservata una prevalenza più alta nei soggetti praticanti Nuoto, Danza e Pallavolo; non veniva osservato un aumento della prevalenza negli altri sport maggiormente praticati (Atletica, Basket, Tennis, Pallanuoto, Ginnastica). Lo studio croato riflette inoltre, seppur con qualche differenza, un'altra recente Revisione Sistematica (Mousavi et al 2022) che individuava il Nuoto e la Danza come quegli sport con più alta prevalenza di Scoliosi.
Non sarà sfuggito come il Tennis si trovi tra quegli sport individuati dal precedente studio come “indifferenti” alla prevalenza di Scoliosi, assieme ad esempio al Basket e all’Atletica.
Un’altra grande credenza è infatti è che la Scoliosi sia legata alla pratica di sport asimmetrici con un’alta ripetitività del gesto sportivo, tra tutti proprio il Tennis. Un altro studio condotto da Zaina et al nel 2018, con un disegno analogo a quello sopracitato condotto sulla pratica del Nuoto, si prefigge di sfatare anche questo mito: infatti lo studio ha dimostrato una prevalenza simile di asimmetria del tronco tra i praticanti tennis e i non praticanti.
Per cercare di corroborare questa ipotesi è stato condotto anche un altro studio (Bonavolonta et al 2022): la misurazione questa volta veniva effettuata con Spinometria Formetric 4D. Sono stati analizzati due gruppi di giovani sportivi: da una parte il gruppo di praticanti sport “simmetrici” composto da podisti e ciclisti, dall’altra il gruppo di praticanti sport “asimmetrici” e cioè il tennis. I risultati ottenuti ci dicono che per i giovani atleti destrimani con età maggiore di 19 anni la pratica di uno sport asimmetrico non portava a differenze significative sui parametri di Spinometria. La pratica di uno sport asimmetrico di per sé non rappresenta un pericolo per la colonna dei pazienti in oggetto.
Se tralasciamo il tipo di attività sportiva compiuta, troviamo un discreto consenso nel ritenerla un fattore protettivo piuttosto che un rischio.
Anche nello studio croato del 2023 (Glavas et al) si evidenziava come gli adolescenti inattivi fossero più esposti allo sviluppo di Scoliosi; in aggiunta, i soggetti affetti da Scoliosi risultavano i meno attivi e avevano meno ore di attività sportiva settimanale rispetto a quelli non affetti da Scoliosi.
- È stato inoltre dimostrato che praticare attività sportiva può migliorare le chance di miglioramento della curva scoliotica in soggetti che già indossano un corsetto full-time (Negrini et al, 2022): tra un gruppo praticante attività sportiva (2 volte a settimana o di più) e il gruppo di controllo (1 volta a settimana o meno), il gruppo più “sportivo” aveva 1,5 volte più probabilità di miglioramento della curva scoliotica e tale probabilità aumentava di pari passo con l’aumento della frequenza settimanale di attività sportiva. Tali risultati sono stati ottenuti mediante misurazione radiografica della Scoliosi in pazienti ancora in crescita (Risser 0-2) e con una prescrizione di indossare il corsetto per almeno 20 ore al giorno.
In definitiva non esiste uno sport perfetto o proibito per la Scoliosi. Tramite questo riassunto di evidenze scientifiche - che non pretende di essere in nessun modo esaustivo – non si vuole sconsigliare la pratica del Nuoto, Danza, Pallavolo o qualsiasi altro sport con sospetto aumento della prevalenza di Scoliosi, anzi.
In generale dovrebbe essere incoraggiata la pratica di qualsiasi sport nei bambini e negli adolescenti, lasciando a loro la decisione su quale praticare. Imporre una pratica sportiva non gradita può infatti scoraggiarne la pratica e avere un effetto deterrente nell’abbracciare il mondo dello sport. I bambini e gli adolescenti dovrebbero scegliere secondo il loro gusto e piacere la pratica sportiva che intendono praticare. Il gusto personale rende lo sport più piacevole e la pratica più divertente.
BIBLIOGRAFIA
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- Bonavolontà V, Gallotta MC, Zimatore G, Curzi D, Ferrari D, Vinciguerra MG, Guidetti L, Baldari C. Chronic Effects of Asymmetric and Symmetric Sport Load in Varsity Athletes across a Six Month Sport Season. Int J Environ Res Public Health. 2023 Jan 25;20(3):2186. doi: 10.3390/ijerph20032186. PMID: 36767552; PMCID: PMC9916379.
- Glavaš J, Rumboldt M, Karin Ž, Matković R, Bilić-Kirin V, Buljan V, Obelić-Babok T, Aljinović J. The Impact of Physical Activity on Adolescent Idiopathic Scoliosis. Life (Basel). 2023 May 13;13(5):1180. doi: 10.3390/life13051180. PMID: 37240825; PMCID: PMC10223131.
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- Zaina F, Donzelli S, Lusini M, Minnella S, Negrini S. Swimming and spinal deformities: a cross-sectional study. J Pediatr. 2015 Jan;166(1):163-7. doi: 10.1016/j.jpeds.2014.09.024. Epub 2014 Oct 25. PMID: 25444007.
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