Come il sovrappeso può compromettere la degenerazione cartilaginea (artrosi)

L'artrosi è una delle patologie articolari più diffuse al mondo e colpisce milioni di persone, causando dolore, rigidità e limitazione dei movimenti. Tra i principali fattori di rischio vi è il sovrappeso, una condizione che può accelerare la degenerazione della cartilagine articolare e peggiorare i sintomi dell'artrosi. Ma in che modo il peso corporeo influisce sulla salute delle nostre articolazioni? Scopriamolo insieme.
Cos'è l'artrosi e come si sviluppa
L'artrosi è una malattia cronica degenerativa che interessa le articolazioni, in particolare quelle più sollecitate dal peso corporeo, come ginocchia, anche, colonna vertebrale. Si manifesta con la progressiva usura della cartilagine, il tessuto che riveste le estremità delle ossa e permette attraverso un adeguato scivolamento il movimento fluido delle articolazioni.
Quando la cartilagine si consuma, le estremità ossee delle articolazioni iniziano a “sfregarsi” tra loro, causando dolore, infiammazione e rigidità. Con il tempo, l'artrosi può portare alla formazione di osteofiti (escrescenze ossee), deformazione e a una progressiva perdita di funzionalità articolare.
Il ruolo del sovrappeso nella degenerazione cartilaginea
Il sovrappeso e l'obesità sono tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo e la progressione dell'artrosi. Questo avviene attraverso due meccanismi principali:
1. Aumento del carico sulle articolazioni
Le articolazioni, soprattutto quelle portanti come ginocchia e anche, sono progettate per sostenere il peso corporeo e garantire il movimento. Tuttavia, quando il peso aumenta eccessivamente, il carico sulle articolazioni diventa eccessivo, accelerando l'usura della cartilagine:
- ogni 5 kg di peso in più aumentano il carico sulle ginocchia di circa 15 kg durante il movimento;
- l'obesità triplica il rischio di sviluppare artrosi al ginocchio, una delle forme più comuni della patologia;
- il peso eccessivo contribuisce all'instabilità articolare, aumentando il rischio di lesioni e infiammazioni.
2. Infiammazione cronica e fattori metabolici
Oltre al carico meccanico, il sovrappeso provoca una condizione di infiammazione cronica di basso grado, che accelera la degenerazione della cartilagine. Il tessuto adiposo, infatti, non è un semplice deposito di grasso, ma un vero e proprio organo endocrino che produce sostanze infiammatorie chiamate adipochine.
Queste molecole contribuiscono a:
- danneggiare la cartilagine, riducendone la capacità di rigenerarsi;
- aumentare il dolore articolare e l'infiammazione dei tessuti circostanti;
- alterare il metabolismo articolare, peggiorando la qualità del liquido sinoviale che lubrifica le articolazioni.
Quali articolazioni sono più colpite?
Le articolazioni più esposte ai danni da sovrappeso sono:
- ginocchia: una delle sedi più comuni di artrosi nei soggetti in sovrappeso;
- anche: il carico eccessivo accelera il deterioramento dell'articolazione dell'anca;
- colonna vertebrale: il peso in eccesso può provocare artrosi delle vertebre lombari, causando mal di schiena cronico;
- caviglie e piedi: possono subire un'usura precoce a causa dello stress meccanico.
Prevenzione e strategie per ridurre il rischio
Per prevenire o rallentare la progressione dell'artrosi in caso di sovrappeso, è fondamentale adottare uno stile di vita sano. Ecco alcune strategie utili:
1. Perdere peso in modo graduale
Dimagrire anche solo 5-10% del peso corporeo può ridurre significativamente il dolore articolare e migliorare la funzionalità delle articolazioni.
- seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, proteine magre e grassi sani;
- evitare cibi ultra-processati, zuccheri raffinati e grassi saturi, che aumentano l'infiammazione;
- consultare un nutrizionista.
2. Attività fisica regolare con supporto specialistico
L'esercizio fisico è essenziale per rafforzare i muscoli e ridurre il carico sulle articolazioni. Tuttavia, le persone in sovrappeso possono incontrare blocchi psicologici che rendono difficile iniziare e mantenere l'attività fisica. Per questo motivo, è consigliabile il supporto di professionisti specializzati:
- Nutrizionista per un piano alimentare personalizzato;
- Fisioterapista e personal trainer esperti in patologie articolari, che possono proporre esercizi adeguati e sicuri;
- Psicologo o coach motivazionale, per aiutare a superare le difficoltà emotive legate al movimento e all'immagine corporea;
- Medico Agopuntore che possono favorire il riequilibrio energetico e contribuire alla gestione del dolore articolare.
Attività consigliate:
- camminata, nuoto, ciclismo: attività a basso impatto ideali per chi ha problemi articolari;
- ginnastica Funzionale, pilates, yoga e stretching: aumentano la flessibilità e riducono la rigidità articolare;
- esercizi di rinforzo muscolare: migliorano la stabilità articolare e riducono il dolore.
3. Trattamenti complementari
- fisioterapia: aiuta a migliorare la mobilità e ridurre il dolore;
- integratori per la cartilagine: glucosamina, condroitina e collagene possono supportare la salute articolare;
- terapie farmacologiche e infiltrazioni: nei casi più gravi, il medico può prescrivere farmaci antinfiammatori o infiltrazioni di acido ialuronico;
- trapianto di cellule staminali o e il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) due approcci innovativi utilizzati per il trattamento delle lesioni articolari e della degenerazione cartilaginea.
Conclusione
Il sovrappeso è un fattore di rischio significativo per lo sviluppo e la progressione dell'artrosi. Ridurre il peso corporeo, seguire un'alimentazione sana e praticare regolarmente attività fisica con il supporto di specialisti può fare la differenza nel mantenere le articolazioni in salute. Se soffri di dolori articolari o sospetti un problema di artrosi, è importante consultare professionisti per una diagnosi e un trattamento personalizzato.
Prendersi cura delle proprie articolazioni significa investire nel proprio benessere a lungo termine. Non aspettare che il dolore diventi invalidante: inizia oggi stesso a migliorare la tua salute articolare!