ARRIVA LA NEVE E PARTO SUGLI SCI – PREPARAZIONE FISICA PRE SCIISTICA

Una consapevole preparazione atletica specifica per lo sci per chi ama praticarlo potrebbe essere il giusto compromesso per far incontrare la passione, la salute e il divertimento, sia per l’atleta sportivo che per il sedentario. Fornire esercizi e le raccomandazioni di allenamento specifici per lo sciatore è importante per la prevenzione degli infortuni, per ridurre la prevalenza e il costo associato agli infortuni degli sport invernali alpini  [1]. La prevenzione delle lesioni è necessaria per promuovere la partecipazione sicura all’esercizio fisico.

“È importante sviluppare un programma di condizionamento pre-stagionale in modo tale da fornire una condizione fisica opportuna. Il programma di condizionamento pre-sciistico è di assoluta rilevanza in quanto riduce drasticamente il rischio di infortunio [2]”.

Il protocollo di allenamento ideale consigliato, dovrebbe prevedere: riscaldamento [3], allenamento per migliorare la capacità aerobica ed anaerobica [4], esercizi di allungamento [5] delle catene miofasciali retratte [6], rinforzo muscolare [7] attraverso esercizi di forza [8] in modo concentrico ed eccentrico [9]. Questo risultato è coerente con una revisione sistematica [10]), mobilità articolare [11], di equilibrio statico e dinamico (molto probabilmente per migliorare il controllo neuromuscolare [12] pensato per avere effetti benefici sul senso di posizione, di stabilità, e riflessi [13]. Anche, secondo una revisione recente [14], la formazione neuromuscolare può essere implementato in modo efficace senza dispositivi aggiuntivi, offrendo così un modo pratico, conveniente per ridurre il rischio di lesioni), migliorare il controllo posturale durante l’attività sportiva esercizi di propriocezione [15], posturali, educazione al gesto tecnico e supporto alimentare adeguato, sia durante il condizionamento pre-stagionale che nel periodo di pratica sciistica.

Un allenamento che considera l’intero sistema corporeo aiuta ad avere una giusta regolazione acido-base dell’organismo che a sua volta regola le componenti multifattoriali dell’affaticamento. Quindi, le prestazioni possono essere migliorate con interventi sia di metodologia di allenamento che con interventi nutrizionali, i quali migliorano la produzione di energia e/o attenuano lo stato di acidosi nel muscolo [16]. Il motivo per cui l’allenamento deve essere integrato è per rispondere e gestire le azioni necessarie per scendere con gli sci ai piedi un piano inclinato verso il basso dove il peso del nostro corpo fa aumentare la velocità [17] in base alle inclinazioni della discesa .

La tecnica sciistica (basata in particolare sul piegamento ed estensione degli arti inferiori e sulla torsione del tronco) ci permette di controllare questa velocità, aumentandola o riducendola fino ad arrestarci quando lo riteniamo opportuno, e di dirigere lo spostamento nelle direzioni volute [18]. L’effetto preventivo può anche essere il risultato dell’interazione dei diversi componenti, quando due singoli elementi possono non essere efficaci da soli , ma hanno un effetto desiderabile combinato. Ciononostante, i programmi di allenamento efficaci richiedono esercizi specifici, pianificati attentamente e i programmi devono essere adattati [19] in base alle diverse esigenze della persona sapendo che uno dei principali problemi relativi all’efficacia di qualsiasi intervento è un elevata conformità dell’intervento per ridurre il rischio di lesioni [20]. La maggior parte dei programmi di allenamenti, presenti in letteratura, progettati per la prevenzione mirano a migliorare le capacità intrinseche degli atleti [21].

Differenziare l’allenamento

Fondamentale distinguere i vari livelli [22] di allenamento, considerando lo sviluppo cronologico e anagrafico, le persone con buone caratteristiche atletiche perché soliti a svolgere attività sportive dalle persone non allenate costrette dalla quotidianità a svolgere attività sedentarie e da coloro che vogliono ritornare a sciare dopo un infortunio.

 


Bibliografia

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[2] Lloyd-Smith R. Pre-ski season preparation: conditioning and equipment. Can Fam Physician. 1983; 29:1909-16
[3] Mari Leppänen, Sari Aaltonen, Jari Parkkari, Ari Heinonen, Urho M. Kujala Interventions to Prevent Sports Related Injuries: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomised Controlled Trials Sports Medicine April 2014, Volume 44, Issue 4, pp 473-486 First online: 27 December 2013
[4] Krautgasser S, Scheiber P, von Duvillard SP, Müller E. Physiological responses of elderly recreational alpine skiers of different fitness and skiing abilities. J Sports Sci Med. 2011; 10(4):748-53
[5] (Ibidem nota 4, M. Leppänen et all. 2013)
[6] Saverio Colonna Le catene miofasciali in medicina funzionale. Il rachide e l’arto inferiore Editore: Martina Anno edizione: 2006
[7] (Ibidem nota 1, K. Hébert-Losier et all.2013)
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[14] (Ibidem nota, 11 Hibbert et all.)
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[17] (Ibidem nota 1)
[18] https://www.loescher.it/Risorse/DAN/Public/O_D4035/D4035/Piu_che_sportivo/sezione5/neve.html[18] [19] Steffen K, Emery CA, Romiti M, et al. High adherence to a neuromuscular injury prevention programme (FIFA 11)
improves functional balance and reduces injury risk in Canadian youth female football players: a cluster randomized trial. Br J Sports Med. 2013. doi:10.1136/bjsports-2012-091886.
[20] (Ibidem nota 22, Steffen K. Et All.2013)
[21] (Ibidem nota 4, M. Leppänen et all. 2013)
[22] Csapo R1, Hoser C2, Gföller P2, Raschner C3, Fink C2 Fitness, knee function and competition performance in professional alpine skiers after ACL injury.J Sci Med Sport. 2018 Jun 28. pii: S1440-2440(18)30297-4. doi: 10.1016/j.jsams.2018.06.014. [Epub ahead of print]

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