SCOLIOSI: valutazione della colonna senza raggi X (Formetric)

Con l’impiego della topografia Moiré in ambito medico (1975) si è aperto un nuovo orizzonte nel campo della diagnostica medica specificamente destinata al rilevamento  tridimensionale delle deformità del tronco.
Tuttavia nella prima operatività il livello di automatizzazione era piuttosto basso e, nel corso del tempo, solo tre procedimenti sono stati sviluppati tanto da consentirne il regolare utilizzo in ambito clinico. Si tratta dell’Integrated shape imaging system (ISIS), del Quantec Imaging System“ e della raster-stereografia.
Una colonna vertebrale in condizioni normali è un organo bidimensionale che si trasforma in organo tridimensionale mediante rotazioni e deviazioni laterali delle vertebre. Sarebbe quindi auspicabile riuscire a misurare oggettivamente queste deformazioni patologiche tridimensionali, cosa che finora è stata possibile ricorrendo alla reciproca integrazione di tecniche bidimensionali (radiografie in due piani).
A causa del fattore di rischio insito nei tradizionali esami radiologici di controllo, tale genere di diagnostica radiologica ausiliaria si è sempre più affermato. Su indicazione di esperti specialisti, le scoliosi e le cifosi idiopatiche dei ragazzi vengono sottoposte a controllo radiologico almeno due volte all’anno. L’esposizione alle radiazioni che ne deriva può raggiungere una dose-superficie pari a 350 mGy/cm2 per ciascuna radiografia della colonna vertebrale completa (Bernau, Seeger, 1996). Il rischio che insorga un carcinoma mammario è significativamente più elevato in pazienti affette da scoliosi idiopatica che si sono sottoposte per lunghi periodi a controlli radiografici.
SCOLIOSI valutazione della colonna senza raggi X Formetric 002 spine centerOvviamente con la spinometria non si ottengono dei risultati precisi e standardizzati come la radiografia, ma sicuramente molto più precisi della valutazione puramente visiva.
Nella fase di sviluppo rapido una colonna vertebrale si può deformare rapidamente in pochissimo tempo: avere la possibilità di poter ripetere degli esami a poca distanza di tempo permette di meglio controllare la fase evolutiva e permettere di correre ai ripari con terapie appropriate in modo più repentino. Per le deformazioni della colonna è più facile arrestare una deformazione che farla regredire.
È possibile ottenere una significativa riduzione dell’esposizione alle radiazioni sostituendo parte dei controlli con esami effettuati con tecniche alternative. Il requisito essenziale per la percorribilità di questa strada è rappresentato dall’esigenza che tali tipi di esame rivelino molto più dell’esame obiettivo e da una riproducibilità comparabile con quella offerta dai raggi X.
La misurazione optoelettronica e senza ricorso a radiazioni della superficie del dorso con successiva ricostruzione della morfologia della colonna vertebrale rappresenta in questo caso una valida alternativa. Pertanto, l’impiego pratico della rilevazione ottica della colonna vertebrale è stato descritto a sufficienza anche per disfunzioni diverse dalla scoliosi e dalla cifosi. Il procedimento consente di ridurre l’esposizione dei pazienti alle radiazioni, senza comunque pretendere di sostituire le radiografie tradizionali.

Range di misurazione del sistema Formetric

Dagli studi effettuati da Drerup e Hierholzer (J Biomech 25 : 1357-62, 1992 e 25 : 1443-50, 1992) risultano i seguenti range di misurazione con il sistema Formetric.
Si ottengono dati affidabili fino ad un angolo di Cobb di 50°, oppure una rotazione vertebrale dai 25 – 30°, con errore medio di:

  • spostamento laterale dei corpi vertebrali ± 2 mm;
  • ·rotazione vertebrale 3°;
  • curva cifotica e lordotica 3°.

Si ottengono dati accettabili con un angolo di Cobb di 50° – 90°, oppure una rotazione  vertebrale fino a 45° – 50°, con errore medio di:

  • spostamento laterale dei corpi vertebrali ± 3,1 mm;
  • rotazione vertebrale di 4,6°.

Non si riesce ad ottenere dati accettabili oltre un angolo di Cobb di 90°, oppure una rotazione vertebrale oltre 45-50°.

Sono classificati come molto importanti i parametri riguardanti la dismetria del bacino, la torsione del bacino, i valori medi di rotazione della superficie e deviazione laterale.
Alla fine degli anni ’90, Harzmann ha ideato un sistema di classificazione diagnostica per il piano frontale che si è rivelato essere una buona base di valutazione per questo genere di problematiche. Egli distingue solo tra atteggiamento scoliositico e scoliosi e indica come validi a fini orientativi i seguenti valori:

Atteggiamento scoliositico

  • Inclinazione pelvica: nettamente superiore a 4 mm
  • Torsione emibacini: nella norma se inferiore a 2°, valori superiori indicano torsione del bacino o disordine funzionale (articolazione ileo-sacrale) rilevati per diagnosi differenziale
  • Deviazione laterale: superiore a 5 mm
  • Rotazione: inferiore a 5°

scoliosisi:

  • Inclinazione pelvica: inferiore a 4mm, scoliosisi rilevata per diagnosi differenziale con evidente dismetria del bacino
  • Torsione emibacini: nella norma se inferiore a 2°, valori superiori indicano torsione del bacino o disordine funzionale (articolazione ileo-sacrale) rilevati per diagnosi differenziale
  • Deviazione laterale: nettamente superiore a 5 mm
  • Rotazione: superiore a 4°.

Caso Clinico

Di seguito riportiamo un esempio di valutazione clinica visiva, con formetric e radiografie di un ragazzo di 13 anni in fase di sviluppo (Risser 1/2) con dismorfismi del rachide.

 

SCOLIOSI valutazione della colonna senza raggi X Formetric 003 spine center
SCOLIOSI valutazione della colonna senza raggi X Formetric 004 spine centerValutazione sul piano frontale con spirometria (Formetric)
SCOLIOSI valutazione della colonna senza raggi X Formetric 005 spine centerValutazione sul piano sagittale con spirometria (Formetric)
SCOLIOSI valutazione della colonna senza raggi X Formetric 006 spine centerValutazione sul piano frontale con rialzo di 8 mm sotto il piede sinistro
SCOLIOSI valutazione della colonna senza raggi X Formetric 007 spine centerConfronto sul piano frontale tra la condizione neutra e rialzo piede sinistro

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