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Nel RUOLO da CAREGIVER: PRENDERSI CURA DI CHI SI PRENDE CURA

Nel RUOLO da CAREGIVER: PRENDERSI CURA DI CHI SI PRENDE CURA.

A cura di: Giorgio Antoniazzi – Psicologo

 

La figura del caregiver è oggetto di interesse delle politiche socio-sanitarie della regione Emilia-Romagna, sul cui sito ufficiale troviamo la legge regionale 2/2014 che “definisce e riconosce il Caregiver familiare che volontariamente e consapevolmente si assume compiti di assistenza e cura ed elenca gli interventi a favore del caregiver familiare da parte della Regione, delle AUSL e dei Comuni/Unioni, con la partecipazione dell’associazionismo e del volontariato”. Al 2017 risale poi l’emanazione delle “Linee attuative” con rispettive “Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare (persona che presta volontariamente cura ed assistenza)”. Infine, il 2021 vede l’approvazione del “Programma regionale per l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del Caregiver”.

Tale accelerazione burocratica risulta comprensibile considerando che non di rado proprio una persona congiunta si occupi di un\a paziente, sia esso\a affetto da disabilità, psicopatologia, forme di demenza, Parkinson, tumore, e\o altre malattie che si protraggono nel tempo e che, spesso all’improvviso, compaiono nella vita di una persona e dei suoi cari, che dunque diventano caregivers.

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Queste persone si ritrovano catapultate in un ruolo per il quale, a volte, hanno pochissime competenze e che rischia di fondersi totalmente con la propria identità: in questo modo, aumenta lo stress, che non solo deriva inevitabilmente dalla condizione sanitaria del paziente con cui si ha un legame affettivamente significativo, ma può anche acuirsi con i crescenti senso di impotenza e\o di colpa. A tutto ciò, e al netto dell’impatto che può avere un evento inatteso come appunto la diagnosi di una malattia, si può aggiungere un affaticamento psicofisico: da un lato il corpo comincia a perdere energie, ad esempio per irregolari ore di sonno o per un’intensa attività cardiocircolatoria; dall’altra, lo stato emotivo versa in condizioni ad esempio di tensione, irritabilità, ansia, depressione. Senza contare infine il risvolto economico e sociale: quest’ultimo, infatti, gioca un ruolo significativo, pensato in termini di stereotipi legati alla persona portatrice di handicap, o a quelli che riguardano l’essere un “bravo genitore” o un “buon coniuge” all’altezza delle aspettative appunto stereotipate.

Per interrompere questo circolo vizioso tra emozioni-pensieri-corpo, ovvero per mitigare il sovraccarico del\la caregiver, sarà dunque importante implementare un supporto a tuttotondo. Inizialmente, col fornire informazioni relative alla malattia così che la persona sappia sia comunicare efficacemente con il\la paziente, sia accogliere gli sviluppi con un’allerta che sia coerente con la situazione.

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Per intervenire in questa direzione, potranno quindi essere attuati dei percorsi che prevedano degli incontri individuali e di gruppo: da una parte, il\la caregiver potrebbe giovare di un momento per sé, sia esso una passeggiata, una lettura in biblioteca, una condivisione dallo\a psicologo\a, o altre attività in cui la persona possa ricordarsi di se stessa in quanto tale, con i propri bisogni e i propri piaceri che ha diritto di soddisfare. Dall’altra parte, una dimensione di gruppo potrebbe sia facilitare lo scambio di informazioni pratiche, incrementando un senso di autoefficacia; sia allargare la rete sociale, riattivando il sistema di ingaggio sociale che fa capo al nervo vago; sia facilitando il confronto e la condivisione di strategie di coping, plausibilmente utili per affrontare le richieste di un ambiente sempre più avvolgente e ingombrante. Infine, per un sostegno psicofisico, potrebbe risultare efficace l’inserimento di sessioni di respirazione guidata, yoga, body-mindfulness e di altre tecniche affini che accompagnino il\la caregiver alla auto-osservazione: allenarsi a stare in contatto con il sentire nel proprio corpo, dunque con le proprie emozioni, può rivelarsi una strategia utile non solo per riappropriarsi del proprio spazio in termini di bisogni, limiti e momenti piacevoli; ma può anche avere risvolti utili nel modulare l’ansia e di conseguenza nella gestione delle richieste contingenti che arrivano dall’esterno.

In conclusione, la presa in carico di una persona che necessita cure e assistenza può essere considerata un’operazione collettiva, tale per cui si attivino non solo i presidi socio-sanitari del territorio, ma anche coloro che sono più prossimi alla persona interessata. Ecco, dunque, che il\la caregiver informale riveste un ruolo tale che necessita supporto, così che coloro che si prendono cura di qualche caro possano anche prendersi cura di sé.

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Bibliografia:

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  • Siegel, D. J. (2001). La mente relazionale. Neurobiologia dell’esperienza interpersonale, 72.
  • Ricci Bitti, P. E., Candini, L., Carlini, M., Melani, P., & Razzaboni, E. (2006). Intervento psicoeducativo nella malattia di Parkinson.
  • Riches, V. C., O'Brien, P., Manokara, V., & Mueller, A. (2023). A study of caregiver support services: Perspectives of family caregivers of persons with intellectual disabilities in Singapore. Journal of Policy and Practice in Intellectual Disabilities, 20(1), 117-131.
  • Torres-Blasco, N., Rosario-Ramos, L., Navedo, M. E., Peña-Vargas, C., Costas-Muñiz, R., & Castro-Figueroa, E. (2023). Importance of communication skills training and meaning centered psychotherapy concepts among patients and caregivers coping with advanced cancer. International Journal of Environmental Research and Public Health, 20(5), 4458.
  • Williams,K. L., Morrison, V., & Robinson, C. A. (2014). Exploring caregiving experiences: caregiver coping and making sense of illness, Aging & Mental Health, 18:5, 600-609.

Sitografia:

  • Regione Emilia-Romagna:

https://caregiver.regione.emilia-romagna.it/cosa-fa-la-regione/la-regione-emilia-romagna-per-i-caregiver

  • Delibera GPG/2017/835:

https://servizissiir.regione.emilia-romagna.it/deliberegiunta/servlet/AdapterHTTP?action_name=ACTIONRICERCADELIBERE&operation=dettaglioByDatiAdozione&ENTE=1&TIPO_ATTO=DL&ANNO_ADOZIONE=2017&NUM_ADOZIONE=858

  • Delibera GPG/2021/1842:

https://servizissiir.regione.emilia-romagna.it/deliberegiunta/servlet/AdapterHTTP?action_name=ACTIONRICERCADELIBERE&operation=dettaglioByDatiAdozione&ENTE=1&TIPO_ATTO=DL&ANNO_ADOZIONE=2021&NUM_ADOZIONE=1789

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