Il ruolo dello stretching diaframmatico sulla flessibilità del rachide e sulla escursione della gabbia toracica: quali novità? O meglio… quali conferme?

Lo  studio di un gruppo di ricercatori spagnoli1,uscito pochi giorni fa, ha indagato gli effetti dello stretching del diaframma sulla catena miofasciale posteriore e sull’escursione della gabbia toracica in soggetti sani.
González e colleghi dopo aver classicamente suddiviso i volontari in un gruppo sperimentale (43 soggetti), che riceveva il reale trattamento da posizione seduta per la durata di 5-7 minuti [vedi immagine], e in un gruppo placebo (37 soggetti), a cui veniva somministrata una seduta di ultrasuoni sul margine costale per la durata di 7 minuti, rilevarono come la manipolazione diaframmatica indusse una modifica statisticamente significativa dei seguenti parametri [vedi tabella in basso]:

↑ escursione della gabbia toracica;
↑ estensione cervicale;
↑ flessione laterale dx e sx del rachide cervicale;
↑ flessibilità della catena miofasciale posteriore;

Tra le limitazioni dello studio, riportate dagli autori, vi sono:
– l’assenza di un test di follow up che possa determinare quanto a lungo tali modifiche siano in grado di mantenersi;
– la tecnica scelta comporta un trattamento unicamente della porzione costale del diaframma;
– la durata del trattamento fu modesta (5-7 minuti).

Nelle conclusioni gli autori affermano come lo stretching diaframmatico sia una tecnica sicura, ben tollerata dai pazienti ed in grado di fornire effetti immediati. Saranno necessari altri studi per indagare le medesime variabili in soggetti sintomatici.

La manipolazione del diaframma può rivelarsi elettiva in casi come il colpo di frusta, a seguito del quale è tipicamente coinvolta sia la colonna (non solo cervicale ma in toto) che la gabbia toracica.

Il ruolo dello stretching diaframmatico sulla flessibilità del rachide e sulla escursione della gabbia toracica 001 spine center STRETCHING DIAFRAMMATICO IN POSIZIONE SEDUTA

Come riportato da Colonna, nel testo Le Catene Miofasciali in Medicina Manuale2, il diaframma è collegato a tutte le catene miofasciali: le connessioni tra esso e le catene a valle avvengono attraverso legami diretti e crociati:

Il ruolo dello stretching diaframmatico sulla flessibilità del rachide e sulla escursione della gabbia toracica 002 spine center

• i pilastri posteriori sono, attraverso lo psoas, connessi con la catena anteriore di flessione(incrocio) e, attraverso il quadrato dei lombi (diretta) ed il grande gluteo, con la catena posteriore di flessione.
• le fibre latero-posteriori dell’obliquo esterno uniscono le coste, ed indirettamente il diaframma, alla cresta ed alla spina iliaca, al legamento inguinale e al tubercolo pubico, dove si inserisce il retto femorale e gli adduttori, muscoli della catena spirale anteriore.
• sempre la componente latero-posteriore, attraverso le fibre costo-trasverse del quadrato dei lombi omolaterali, le fibre trasverse-iliache del controlaterale, si connette con il gluteo controlaterale, componente della catena spirale posteriore.
• [[la componente diaframmatica antero-laterale, che si inserisce sulle coste, attraversa l’obliquo esterno omolaterale (fibre anteriori), aponeurosi linea alba, più obliquo interno (fibre anteriori) controlaterale, si collega agli adduttori controlaterali, muscoli appartenenti alla catena spirale anteriore controlaterale.]]
• le fibre latero-posteriori dell’obliquo interno collegano il diaframma alla cresta iliaca omolaterale connessa al grande gluteo e tensore, muscoli della catena laterale omolaterale.
• l’inserzione antero-sternale del diaframma prosegue con i retti addominali che a loro volta, attraverso i muscoli perineali, si connettono al sacro (incrocio antero-posteriore), osso gestito dalla catena posteriore: i retti addominali proseguono, anche dal punto di vista della fascia, con gli adduttori, muscoli della catena di flessione2.

 

In questo video è osservabile la consecutio anatomica di una delle catene proposte da Tom Myers (deep front line) in cui si pone l’accento sulle connessioni del diaframma con alcuni muscoli attigui.

 

 


BIBLIOGRAFIA:

1. González-Álvarez FJ, Valenza MC, Torres-Sánchez I, Cabrera-Martos I, Rodríguez-Torres J, Castellote-Caballero Y. Effects of diaphragm stretching on posterior chain muscle kinematics and rib cage and abdominal excursion: a randomized controlled trial. Braz J Phys Ther. 2016 Jun 16
2. Colonna S, Le Catene Miofasciali in Medicina Manuale, Ed. Martina, 2006.
Tabella:

 

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